Il telefono talvolta diventa un mezzo di tortura, sia il fisso che il mobile.
A tutte le ore della giornata riceviamo telefonate a dir poco "persecutorie" da parte di italiani, albanesi, sloveni, ecc. che tentano di propinarci ogni sorta di servizio, diventando spesso anche maleducati ad un nostro diniego.
Alzi la mano chi non ha mai ricevuto una telefonata durante il pranzo o quando sta guidando, da parte di un call center che propone un nuovo operatore telefonico o che chiede qual è il fornitore di energia elettrica?
Bene o male tutti ci siamo passati, forse molti hanno anche imparato a riconoscere i numeri, però così si rischia di non rispondere a telefonate importanti.
Come se non bastasse, in questa "banda di stalker" telefonici, da un po' di tempo si è inserita anche l'ISTAT, si avete letto bene, l'Istituto Nazionale di Statistica.
A differenza dei normali call center, all'ISTAT è stato assegnato una specifica numerazione dall'Agcom, al fine di essere indviduata prontamente dai destinatari, infatti il 1510 è il numero che comparirà sui nostri display quando saremo interpellati dall'ISTAT per indagini e rilevazioni.
Attenzione, però, perchè non rispondere o negarsi rappresenta un illecito punibile con un'ammenda, che, come riporta La Verità, può arrivare fino a 2000€ per le persone fisiche e fino a 5000€ per le imprese.
Non tutti sanno, me compreso, che esiste una norma del 1989 che impone ai cittadini italiani "l'obbligo di fornire dati statistici" all'ISTAT, ecco perchè bisogna rispondere.
E se proprio non riuscissimo a rispondere?
Molto probabilmente il servizio sarà bidirezionale, cioè i cittadini contattati potranno telefonare al 1510 dove ad aspettarli ci saranno degli operatori, forse in carne ed ossa o forse in chip e microchip, che provvederanno a somministrare i questionari.
Ricorda, 1510, memorizza il numero dell'ISTAT per indagini e rilevazioni e rispondi se non vuoi ricevere una salata ammenda.
Autore: Pasquale Romano Linkedin