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blue whale LOGOSe hai adolescenti in famiglia, ti consiglio di leggere quest’articolo, perché alcuni di loro potrebbero essere in pericolo e non lo sai, potrebbero essere “Blue Whales”.

Blue Whale è il nome inglese della balenottera azzurra, un cetaceo che lasciandosi andare a riva, trova la morte spiaggiandosi. Proprio ispirandosi a questo strano comportamento, in Internet si sta diffondendo una “macabra moda” che spinge i ragazzi al suicidio.

Blue Whale Challenge viene presentato come un “gioco”, ma in effetti non lo è. Un gioco dovrebbe servire per divertirsi e non per farsi del male, tuttalpiù se proprio bisogna eliminare qualcuno, questo qualcuno è sempre un personaggio virtuale e mai reale.

Blue Whale è un fenomeno che ha origine in Russia dove si sono verificati i primi casi di suicidio indotto. Non è un applicazione che si installa sul computer o sullo smartphone, ma i ragazzi vengono adescati tramite i Social o programmi di messaggistica da un misterioso individuo che ben sa come catturare la loro attenzione, stimolarli e suggestionarli. 

 

 



blue whale 007Il losco personaggio conduce la pratica del Blue Whale lanciando al malcapitato una serie di sfide, progressivamente sempre più forti, fino al punto di impossessarsi della sua volontà per poi condurlo alla sfida finale: il suicidio.

 

 

Sono circa 50 le prove richieste, sfide del tipo:

  • svegliarsi durante la notte e guardare film horror
  • farsi selfie estremi (quanti ragazzi sono morti per un selfie con un treno in velocità che giunge alle spalle?)
  • autoinfliggersi ferite
  • procurarsi dolore
  • uccidere animali e scattare una foto

e così via.

blue whale 001Il “gioco” dell’assuefazione al male è scandito da una successione di sfide sempre più dure e crude, fino all’estrema sfida, un volo filmato dal palazzo più alto.

E se volessi ritirarti dalla pratica? Riceveresti minacce di ritorsioni anche sui familiari, perché il “macabro gioco” una volta iniziato lo dovrai condurre fino alla fine.

Il fenomeno Blue Whale Challenge è stato riportato alla luce dalla trasmissione televisiva Le Iene nella puntata del 14 maggio 2017, nella quale sono state trasmesse le testimonianze di alcuni genitori. Successivamente sono pervenute alla Polizia di Stato numerose segnalazioni da parte di genitori preoccupati. Sono diverse le morti sospette di adolescenti anche in Italia sulle quali sta indagando la Magistratura. Genitori ed Educatori devono essere vigili e monitorare costantemente il comportamento dei ragazzi.

 

 

Onde evitare il dilagare di questo fenomeno, la Polizia di Stato ha diffuso una serie di avvertenze sia per i Genitori che per i Ragazzi, un vademecum per la prevenzione che riporto pari pari dal Sito Ufficiale della Polizia di Stato

CONSIGLI PRATICI PER I GENITORI:

Il Blue Whale è una pratica che può suggestionare i ragazzi ed indurli progressivamente a compiere atti di autolesionismo, azioni pericolose (sporgersi da palazzi, cornicioni, finestre etc) sino ad arrivare al suicidio. Questa suggestione può essere operata dalla volontà di un adulto che aggancia via web e induce la vittima alla progressione nelle 50 tappe della pratica oppure da gruppi whatsapp o sui social nei quali i ragazzi si confrontano sulle varie tappe, si fomentano reciprocamente, si incitano a progredire nelle azioni pericolose previste dalla pratica, mantenendo gli adulti significativi ostinatamente all’oscuro;

  • Aumentate il dialogo sui temi della sicurezza in rete: parlate con i ragazzi di quello che i media dicono e cercate di far esprimere loro un’opinione su questo fenomeno;
  • Prestate attenzione a cambiamenti repentini di rendimento scolastico, socializzazione, ritmo sonno veglia: alcuni passi prevedono di autoinfliggersi ferite, di svegliarsi alle 4,20 del mattino per vedere video horror, ascoltare musica triste.
  • Se avete il sospetto che vostro figlio frequenti spazi web sulla Balena Blu-Blue Whale parlatene senza esprimere giudizi, senza drammatizzare né sminuire: può capitare che quello che agli adulti sembra “roba da ragazzi” per i ragazzi sia determinante;
  • Se vostro figlio/a vi racconta che c’è un compagno/a che partecipa alla sfida Balena Blue-Blue-Whale, non esitate a comunicarlo ai genitori del ragazzo se avete un rapporto confidenziale, o alla scuola se non conoscete la famiglia; se non siete in grado di identificare con certezza il ragazzo/a in pericolo recatevi presso un ufficio di Polizia o segnalate i fatti a www.commissariatodips.it;

AI RAGAZZI:

  • Nessuna sfida con uno sconosciuto può mettere in discussione il valore della tua vita: segnala chi cerca di indurti a farti del male, a compiere autolesionismo, ad uccidere animali, a rinunciare alla vita su www.commissariatodips.it;
  • Ricorda che anche se ti sei lasciato convincere a compiere alcuni passi della pratica Blue Whale non sei obbligato a proseguire: parlane con qualcuno, chiedi aiuto, chi ti chiede ulteriori prove cerca solo di dimostrare che ha potere su di te;
  • Se conosci un coetaneo che dice di essere una balena Blu-blue whale parlane con un adulto: potrebbe essere vittima di una manipolazione psicologica e il tuo aiuto potrebbe farlo uscire dalla solitudine e dalla sofferenza;
  • Se qualcuno ti ha detto di essere un “curatore” per la sfida Blue Whales-Balena Blu sappi che potrebbe averlo proposto ad altri bambini e ragazzi: parlane con qualcuno di cui ti fidi e segnala subito chi cerca di manipolare e indurre dolore e sofferenza ai più piccoli a https://www.commissariatodips.it/area-riservata/accedi.html?sender=editsegnalazioni";
  • Se sei stato aggiunto a gruppi whatsapp, Facebook, Istagram, Twitter o altri social che parlano delle azioni della Balena Blu-Blue Whale parlane con i tuoi genitori o segnalalo subito su www.commissariatodips.it;

 Autore: Pasquale Romano  Linkedin

grazie visita

 

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