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Facebook cura l'ansia da Like
Facebook cura l'ansia da Like

 

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Facebook e l'ansia da Like


La creatura di Mark Zuckerberg ha avviato una nuova sperimentazione per combattere “l’ansia da Like”.

La nostra vita è sempre più social a tal punto che all’inizio della giornata, invece di salutare moglie, marito, compagno/a, figli, genitori e chiunque ci sia vicino, istintivamente apriamo Facebook diventato ormai una droga.

Proprio per questa sorta di dipendenza, Facebook è impegnata da anni per migliorare la qualità della piattaforma, infatti inizialmente avevamo solo il semplice mi piace, poi sono stati introdotte altre reazioni per manifestare il gradimento di un post, oppure la possibilità di sospendere per un lasso di tempo un Contatto o una Pagina, per non visualizzarne le pubblicazioni per un periodo, oltre agli algoritmi continuamente in evoluzione per il controllo di qualità dei contenuti.

Così come per l’esperimento condotto inizialmente in Canada per Instagram, esteso successivamente in altri Paesi fra i quali l’Italia, anche per Facebook sarà eliminata la visualizzazione del numero totale dei Like sotto i post.

L’utente scorrendo la propria bacheca non visualizzerà più il numero totale dei mi piace raccolti dagli altri utenti, quindi come primo impatto non potrà sapere quante persone hanno interagito con il post di un amico o di una pagina, anche se tecnicamente cliccando sulle reazioni potrà sempre vedere le persone cha hanno lasciato un Like, però dovrà contarli.

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Ciò che conta, però, è il primo impatto.

Potrà sembrare una cosa banale, una futilità, ma se viene avviato un esperimento simile una ragione c’è ed è avallata da numerose ricerche scientifiche, infatti esiste un’ampia letteratura sugli effetti prodotti dai Social sulle persone, situazioni che possono generare a livello psichico benessere, malessere o addirittura depressione.

Come riportato sul sito Tech Crunch, visualizzare i post di altre persone che hanno raccolto molti Like può suscitare gelosia come il raccogliere pochi o nessun Like sui propri post può farci sentire insignificanti. Esistono addirittura persone che pur di raccogliere un numero considerevole di Like creano situazioni al punto di distorcere la propria vita.

 

Basta considerare che secondo una ricerca del team Krasnova e altri, il 20% dei momenti di invidia vengono vissuti su Facebook e proprio per contrastare questi fenomeni, che possono generare malessere psichico, è stata avviata la sperimentazione.

Facebook non vuole utenti che siano dei fruitori passivi, ma desidera che possano pubblicare contenuti senza la preoccupazione del confronto con i Like raccolti dagli altri utenti, inoltre con questo esperimento si tenta anche di contrastare il cosiddetto effetto mandria, cioè la propensione degli utenti a lasciare mi piace a quei contenuti che hanno già molti Like escludendo inconsciamente quelli con pochi "mi piace".

Per ora la sperimentazione è stata avviata in Australia dove saranno raccolti i dati statistici per valutare se mantenere quest’innovazione estendendola anche ad altri Paesi.

La qualità dei contenuti non si misura in Like.

 Autore: Pasquale Romano  Linkedin

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