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Fatturazione consumi riscaldamento non dovuti

L’utilizzo corretto delle tecnologie porta buoni frutti, però purtroppo non è sempre così, specialmente nel caso di dispositivi ad uso domestico dove a pagarne le conseguenze è sempre l’ignaro Utilizzatore finché non scopre che qualcosa non quadra.

E’ il caso delle nuove valvole termostatiche con i relativi misuratori di consumo applicate ai termosifoni in quei condomini dove esiste un impianto di riscaldamento centralizzato, dispositivi obbligatori per legge da giugno 2016.

 



Il caso è stato segnalato da Il Salvagente che da sempre si occupa di effettuare test ed evidenziare eventuali “truffe” ai danni del consumatore.

Truffa risc 002Un Utente al quale era stato azzerato il misuratore di consumo alla fine della stagione invernale, cioè quando l'impianto di riscaldamento centralizzato viene spento definitivamente, ha notato che a fine settembre il misuratore di consumo azzerato in precedenza già segnava circa 315 scatti pari ad un costo di 30€, tutto ciò prima che venisse nuovamente riattivato l’impianto di riscaldamento per la nuova stagione invernale alle porte.

Il fenomeno degli "scatti fantasmi" è stato chiarito dalla Cna Installazioni Impianti Lombardia a titolo di esperta del settore.

In pratica il misuratore di consumo rileva la differenza di temperatura tra il radiatore e l’ambiente circostante, quindi se il termosifone si trova esposto direttamente al sole, anche per un breve peridodo, questo si riscalda e bastano solo 4-5 gradi di differenza con l'ambiente per far partire il contatore che dopo continuerà a registrare anche differenze inferiori a un grado.


Sicuramente è un’anomalia, ma maggiormente anomala è la fatturazione di questi falsi scatti o scatti estivi, pertanto sarebbe più giusto azzerare i misuratori di consumo anche prima della riattivazione degli impianti di riscaldamento.

 

Molte Aziende autonomamente effettuano l'azzeramento ad inizio stagione invernale, ma altre no, ci marciano, pertanto se l'azzeramento non viene richiesto espressamente, il Consumatore potrebbe pagare importi non dovuti per un ipotetico uso del riscaldamento anche in "piena estate".

Per maggiori dettagli ti invito a leggere l’articolo complete sul sito de Il Salvagente cliccando QUI

 

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